Era uscito dal guscio da pochissimi giorni, forse neanche una settimana, eppure il baby dinosauro Ciro era gia’ una buona forchetta. Prima di morire aveva assaggiato alcuni pesci, una lucertola e un rettile squamato, probabilmente offerti da mamma e papa’.
A svelare l’ultima pappa del dinosauro piu’ famoso d’Italia sono i paleontologi del Museo di Storia Naturale di Milano, che hanno condotto una vera e propria autopsia hi-tech sul fossile formato 110 milioni di anni fa e scoperto nel 1980 a Pietraroia.
Per analizzare il cucciolo di Scipionyx samniticus nei minimi dettagli ci sono voluti piu’ di cinque anni. I ricercatori lo hanno prima sottoposto a una tac presso l’Ospedale Maggiore di Milano, poi lo hanno osservato al microscopio elettronico e gli hanno scattato diverse foto sia con luce normale che ultravioletta. ”Ciro e’ un esemplare unico al mondo per il suo ottimo stato di conservazione – spiega il paleontologo Simone Maganuco -. Con queste tecniche siamo riusciti a vedere dettagli anatomici di tessuti molli mai visti prima in un dinosauro, fino a livello della singola cellula”. Si’ e’ cosi’ scoperto che il piccolo dinosauro ”e’ morto solo pochi giorni dopo essere uscito dal guscio. Nel suo cranio – aggiunge Maganuco – e’ ancora visibile la fontanella, proprio come nei nostri neonati”.
Oltre ad analizzare le singole cellule muscolari, i legamenti, le cartilagini articolari, gli studiosi sono riusciti anche a ricostruire la struttura dell’intestino e a rinvenire i resti delle ultime prede ingerite. ”Abbiamo trovato vertebre di pesci simili a sardine – precisa il paleontologo Cristiano Dal Sasso – i resti di un rettile ricoperto da squame e la zampa di una lucertola. Le dimensioni di quest’ultima ci fanno ipotizzare che Ciro non le abbia cacciate: e’ probabile che siano parti di prede portate dai genitori”.