Via Tratturo è una rete interregionale di persone, associazioni ed enti che per la prima volta offre ed implementa un approccio condiviso e unitario alla valorizzazione turistica di tutto il tracciato del Regio Tratturo Pescasseroli-Candela. Una rete “lunga 211 chilometri” che vuole andare oltre i confini amministrativi di province e regioni per promuovere un turismo Via Tratturo alla scoperta dell’entroterra appenninico e delle sue risorse storiche, culturali, paesaggistiche, ambientali ed enogastronomiche.
L’iniziativa prende forma nel 2010 in occasione della “Second Summer School for local development”, un evento formativo promosso dalla Fondazione Lee Iacocca di San Marco dei Cavoti (BN). L’edizione 2010 della Summer School, infatti, è stata focalizzata sulle opportunità di sviluppo locale legate al turismo naturalistico e al Tratturo. L’iniziativa ha raccolto partecipanti da tutte le Regioni attraversate dal Tratturo Pescasseroli-Candela e ha fornito l’opportuno spunto per avviare un’attività di networking inter-regionale finalizzato alla valorizzazione turistica della via di transumanza.
Il Regio Tratturo Pescasseroli-Candela è un’antica via di transumanza che lungo un percorso di 211 chilometri, attraverso valli, altopiani e dorsali, unisce il villaggio di Candela (Puglia) al villaggio di Pescasseroli (Abruzzo) attraversando Campania e Molise. La transumanza è la secolare pratica di spostare stagionalmente le greggi lungo questa grande “vie d’erba”. Lungo la dorsale appenninica, la transumanza delle greggi ha rappresentato per secoli e millenni la primaria fonte di sostentamento di molte civiltà. A partire dall’inizio del ‘900, però, con il lento decadere del modello di allevamento ovino basato sulla transumanza, il Regio Tratturo è andato perdendo progressivamente la sua funzione e la sua importanza socio-economica e culturale.

L’Antico Mulino Ielardi – San Marco dei Cavoti (BN)
Oggi il Regio Tratturo si propone però nuovamente come opportunità, simbolo, risorsa e modello di interazione con il mondo esterno per il rilancio dei territori rurali attraversati. Il Tratturo è oggi un simbolo forte in cui il territorio può riconoscersi: una dorsale che lo attraversa e lo unisce e che, abbandonata la sua funzione millenaria, può e deve rinascere per tornare a caratterizzare il territorio.
Una lunga striscia verde che aspetta di essere compiutamente valorizzata, specialmente in prospettiva di una utilizzazione turistica.

Un’escursione sul Tratturo nei pressi di
Santa Croce del Sannio (BN)
In un’epoca che registra sempre maggiore interesse per un turismo vero, consapevole, sostenibile e interattivo, il Tratturo si propone, infatti, come risorsa turistica da valorizzare e promuovere, soprattutto per offrire ai territori attraversati nuove opportunità di sviluppo e di diversificazione economica. Questa rappresenta una vera e propria sfida per le comunità rurali, chiamate a costruire percorsi integrati di sviluppo turistico che sappiano, da un lato, valorizzare ciò che esiste e, dall’altro, creare nuovi servizi e prodotti.
L’enogastronomia, l’ospitalità e le bellezze storiche rappresentano così un buon punto di partenza su cui costruire e diversificare un’economia turistica che sia in grado di intercettare le richieste (ed i bisogni) del moderno visitatore/escursionista.
I territori del Tratturo sono pertanto invitati a “fare rete”, raggruppando l’offerta di posti letto e di ristorazione, ma anche creando reti di persone capaci, di servizi e di prodotti che possano portare il Tratturo all’interno di circuiti eco-turistici e naturalistici nazionali ed internazionali.
In questa prospettiva ViaTratturo nasce proprio con l’intento di fare rete attorno alla risorsa Regio Tratturo. Una rete interregionale che grazie all’iniziativa di associazioni, imprenditori, esperti e liberi cittadini appartenenti alle diverse regioni attraversate – Puglia, Campania, Molise, Abruzzo – propone un’offerta turistica aggregata, efficiente, chiara e strutturata che vuole coinvolgere il visitatore in un’esperienza di turismo eco-arecheo-enogstronomico-culturale indimenticabile.
Gruppo di Lavoro ViaTratturo
COORDINAMENTO
Danilo Marandola – Associazione FORTour
Area Abruzzo (AQ)
Maria Pia Graziani – Museo della Transumanza di Villetta Barrea (AQ)
Area Molise (IS-CB)
Angela Tavone – Esperta in gestione aree protette
Area Campania
Sannio (BN)
Laura Caruso – Associazione FORTour
Orlando Vella – ENTROTERRA, San Giorgio la Molara
Gabriella Barbato Angela Gentile, Antonietta Iarusso – ProLoco San Marco dei Cavoti
Irpinia (AV)
Angelo Corvino – Samniumprojects, Montecalvo Irpino
Agostino Della Gatta – Irpinia Turismo, Montella
Giuseppe Resce – eco Agriturismo Sant’Elia, Casalbore
Area Puglia (FG)
Roberta de Iulio – Centro Studi Naturalistici onlus di Foggia
Marta D’Agostino – Esperta luoghi di culto della transumanza
Paola Guacci – Esperta di archeologia
Un ringraziamento particolare per il supporto e la collaborazione va a:
Angela Maria Zeoli – Esperta Tratturi e Transumanza, CM Alto Tammaro, Castelpagano (BN)
Antonello Filippi – ENGEA, Ente Nazionale Guide Equestri Ambientali