“Non un centesimo di euro ci è stato finora versato dalla Provincia o dalla Samte per i rifiuti conferiti in discarica dal 1 gennaio 2010”.
Romeo Pisani, sindaco di Sant’Arcangelo Trimonte, va all’attacco della Rocca per il mancato riconoscimento al Comune delle somme previste a titolo di aggio. Nel dettaglio, si tratta di 5,20 euro per tonnellata di rifiuti sversati nell’invaso di Nocecchia che dal giugno del 2008 ha aperto i battenti a servizio dell’intera regione. Dal gennaio 2010 l’impianto non ricade sotto la giurisdizione del Commissariato per l’emergenza e la gestione non è più affidata al Comune. Le competenze sono state trasferite alla Provincia e alla società di settore ‘Samte’ con tutti gli oneri relativi. Tra questi il pagamento di una quota fissa su ogni tonnellata di rifiuto conferito in discarica pari a 5,20 euro a titolo di aggio; in precedenza il Commissariato riconosceva all’ente locale un ulteriore benefit di 5,20 euro a tonnellata.
“La Provincia non ci ha ancora dato nulla – lamenta il primo cittadino di Sant’Arcangelo Trimonte – E’ trascorso ormai un anno e mezzo dal passaggio delle competenze ma non un solo centesimo di quanto previsto ci è stato riconosciuto. Non ci sembra una condotta corretta, anche perchè al contrario l’impianto viene regolarmente utilizzato nell’ambito del ciclo provinciale. Ad oggi – aggiunge Pisani – vantiamo un credito di circa 500.000 euro che la Provincia non ci ha ancora detto quando intende onorare”.
Analoga lagnanza è giunta nei mesi scorsi dal Comune di Casalduni che ospita l’impianto Stir. L’ente guidato dal sindaco Raimondo Mazzarelli ha addirittura presentato ricorso al giudice per il riconoscimento delle spettanze e la Provincia sta cercando di individuare soluzioni che possano mettere fine al contenzioso. Tale ipotesi, laddove trovasse accoglimento da parte degli enti locali, varrebbe chiaramente anche per la discarica di Nocecchia.
Ma tra Comune di Sant’Arcangelo Trimonte e Provincia è polemica anche sul fronte delle compensazioni ambientali. Come si ricorderà, l’accordo di programma siglato nel 2009 con il Ministero Ambiente prevede l’assegnazione di 10 milioni di euro ai comuni che ospitano siti utilizzati nel ciclo regionale dei rifiuti. Somme ancora non erogate dopo un’estenuante teoria di incontri a Roma per la rimodulazione del programma degli interventi. Comune e Provincia hanno concordato qualche settimana fa l’utilizzo di circa 1,8 milioni di euro per la bonifica delle vecchie discariche di Sant’Arcangelo Trimonte. Ma il feeling istituzionale sembra essersi nuovamente spezzato: “L’assessore Aceto – afferma Pisani contestando il delegato provinciale all’Ambiente – ha fatto inserire nel programma, senza darci alcuna comunicazione in merito, la realizzazione di un impianto per il trattamento di percolato nei pressi della discarica. Io non ho mai dato il mio assenso a tale opera in quanto ritengo più opportuno, semmai, costruire un impianto per il recupero del biogas dai rifiuti”.