“E’ molto grave quanto avvenuto in Consiglio regionale con l’approvazione dell’emendamento che modifica il regime della provincializzazione del ciclo dei rifiuti”. E’ quanto ha dichiarato stamani alla Rocca dei Rettori l’assessore provinciale sannita all’Ambiente, Gianluca Aceto, in apertura del convegno sul tema: ‘Sistema di raccolta, trattamento e recupero di rifiuti speciali’. A renderlo noto l’ufficio stampa dell’Ente sannita. “In pratica – ha detto Aceto – siamo in balia delle decisioni che verranno assunte a Napoli dalla Regione in un regime di fatto nuovamente commissariale. Chiederemo la solidarietà alle altre Istituzioni, alle Associazioni di categoria, agli ambientalisti, agli imprenditori per un ricorso a Bruxelles per far valere in sede europea le ragioni delle aree interne. D’altra parte è grave anche la decisione di 21 consiglieri comunali di Benevento di dimettersi dalla carica, privando con questo il Comune capoluogo degli organi di governo rappresentativi. In un momento così delicato, manca un puntello formidabile di solidarietà istituzionale contro le decisioni regionali. Inoltre, senza il sindaco non potremo sottoscrivere l’intesa, già programmata per le prossime ore, per la riattivazione dell’impianto ex Laser per trattare una parte della filiera dei rifiuti (il secco valorizzabile). Ora non lo possiamo fare più fino all’elezione dei nuovi Organismi comunali. Come Provincia però siamo impegnati a continuare nella trasformazione dell’impianto STIR di Casalduni per portarlo all’avanguardia produttiva nell’ottimizzazione del ciclo dei rifiuti e per la concretizzazione dell’intesa con Vedelago per le materie prime seconde”.
L’incontro nasce a seguito dell’intesa stipulata a marzo nel Sannio, tra Istituzioni, Enti strumentali, Consorzi e Associazioni per un sistema avanzato di raccolta, trattamento e recupero di rifiuti speciali e apparecchiature elettrice ed elettroniche, nonché la valorizzazione delle frazioni organiche provenienti da produzioni agricole, industriali e urbane-rurali.
“L’Accordo – spiega la nota stampa – siglato insieme ai Consorzi nazionali di filiera e alle Associazioni di categoria prevede la pianificazione del trattamento dei rifiuti speciali inerti e un monitoraggio delle cave; l’analisi merceologica dei rifiuti; la costruzione di una eco-stazione; la costituzione di un sistema unico di trattamento dei dati, sia dei rifiuti urbani che di quelli speciali industriali, avendo nell’Osservatorio provinciale il fulcro di questo sistema; la sperimentazione di un modello di tracciabilità dei rifiuti ed il trattamento, all’interno del processo unitario, anche della parte umida organica”.
“Il nostro – ha aggiunto Aceto – è il primo accordo in Italia di questo tipo che vede coinvolti tanti soggetti privati insieme e un ente pubblico, la Provincia, che fa da coordinamento. Siamo impegnati su questa azione che finanziano anche le iniziative di sensibilizzazione e di educazione ambientale. Gli altri attori di sistema sono le Organizzazioni di categoria (artigiani, commercianti, imprenditori, produttori agricoli, etc.) che faranno in modo che i loro associati partecipino a questo processo unitario che punta all’abbattimento della stessa produzione dei rifiuti. Attualmente, dal punto di vista legislativo, abbiamo una separazione tra i rifiuti solidi urbani e rifiuti speciali, quelli che derivano dagli impianti produttivi, agricoli, commerciali ed industriali; noi, invece, li portiamo a sistema unitario attraverso l’accordo sottoscritto”.
Tommaso Campanile, responsabile nazionale ambiente e sicurezza CNA, ha sostenuto che “l’obiettivo da raggiungere è quello di cambiare sostanzialmente pagina nella gestione dei rifiuti, mediante una collaborazione stretta tra le imprese, di tutti i settori, le istituzioni e i consorzi preposti alla gestione. L’impegno con la Provincia di Benevento dovrebbe modificare questo quadro e far ritornare un valore di ricchezza al territorio attraverso la raccolta e la lavorazione di questi rifiuti e materiali di scarto delle imprese. Un ciclo completo dei rifiuti, fino adesso, è stato impedito da una cultura sbagliata ed una visione non corretta della realtà”.
“Il mondo delle imprese – ha affermato Giuseppe D’Avino, presidente della Confidustria sannita -, già da moltissimi anni, provvede in maniera autonoma alla separazione, alla cernita e allo smaltimento dei rifiuti prodotti in corrispondenza a delle attività produttiva che ognuno fa: plastica, cartoni, vetro, ferro… Vedo, viceversa, che può essere utile il coinvolgimento del mondo delle imprese, proprio per la lavorazione: perché questa possa diventare una opportunità anche di lavoro, di investimento, rispetto a un territorio che ha delle peculiarità di buona gestione ambientale che non deve rischiare di diventare la pattumiera di altri”.
Giancarlo Moranti, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Cobat ha aggiunto che “ormai è convinzione universale, non solo di Benevento e dell’Italia, ma del mondo, che l’ambiente condiziona moltissime delle nostre attività: sia quelle sociali che quelle economiche. Per cui un rapporto corretto rispetto ai problemi ambientali, come per esempio quello della raccolta e smaltimento del riciclo dei rifiuti, è fondamentale non solo per la pulizia del territorio, ma anche per garantire che il territorio dell’esterno, sappia vincere le proprie battaglie”. Sono intervenuti alla conferenza anche Dario Pasquariello, presidente CRAEE, Barbato Iannella, per la Federterziario di Benevento e l’assessore alle Politiche Formative della Provincia, Annachiara Palmieri.