Hanno perquisito alcune abitazioni ed hanno sequestrato una decina di attrezzi normalmente utilizzati in agricoltura: un punteruolo, accette e roncole. E’ la nuova tappa delle indagini che i carabinieri stanno conducendo sull’omicidio di Marcello Donato Nucera, 66 anni, l’agricoltore di Castelfranco in Miscano, ucciso giovedì scorso nel suo capannone alla contrada Searusso. L’attività dei militari della Compagnia di San Bartolomeo in Galdo e del Nucleo investigativo del Reparto operativo del Comando provinciale, coordinati dal sostituto procuratore Nicoletta Giammarino, ha interessato sia case nel centro del paese che nell’area rurale. Inoltre, gli investigatori sono tornati nuovamente nel magazzino dove era stato rivenuto l’agricoltore, dove hanno acquisito ulteriori elementi utili a delineare la personalità della vittima, che come si ricorderà, era stata colpita più volte alla testa, alla schiena e ad una gamba. Ancora non rinvenuta l’arma del delitto. Probabile che, dopo una prima analisi, gli attrezzi sequestrati ieri vengano inviati al Racis, il Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche.