Colle Sannita: truffa informatica da 9mila euro. Due romeni denunciati

pubblicato da entroterra.org il giorno 7 Marzo 2011


Marzo 7, 2011

I carabinieri di Colle Sannita, dopo quasi due anni di indagini ininterrotte, hanno denunciato due cittadini romeni per il reato di truffa informatica, compiuta ai danni di un residente di Colle. L’uomo, un quarantaquattrenne del luogo, si era infatti accorto che dopo aver effettuato delle operazioni di home-banking, ovvero delle operazioni “on line” sul suo conto corrente postale, si era ritrovato con un ammanco di quasi novemila euro.

Sorpreso e sconcertato, si era immediatamente rivolto al locale Ufficio postale, dove si constatava il prelievo telematico di denaro. Accertata la truffa, in quanto il correntista non aveva fatto né autorizzato alcuna operazione per quella cifra piuttosto consistente, veniva presentata una denuncia ai Carabinieri di Colle Sannita, che attivavano le indagini in merito. Con la cooperazione degli Uffici postali interessati, i militari dell’Arma sono riusciti a risalire, dopo diversi passaggi, all’iter seguito dal denaro, che aveva come destinazione finale un conto corrente postale cointestato a due cittadini rumeni, ufficialmente domiciliati a Francofonte, in provincia di Siracusa, che ovviamente non erano in alcun modo conosciuti dalla vittima del raggiro.

La destinazione finale della somma era avvenuta proprio sul conto dei due, una donna trentanovenne e un ragazzo ventottenne,  senza precedenti specifici, che lo avevano aperto presso una filiale romana, per poi estinguerlo successivamente. I Carabinieri sono risaliti ai due mediante la copia dei documenti d’identità che un solerte impiegato dell’ufficio postale romano aveva conservato e che, al termine di alcuni controlli incrociati, sono risultati autentici.

I militari operanti sono certi che la truffa sia avvenuta per via telematica, quasi sicuramente mediante uno speciale programma in grado di penetrare all’interno delle difese del computer e di rubare i dati sensibili, quali codici e password di accesso e proprio per tale motivo chiamati “spy-ware”. Infatti per effettuare il prelievo, i due “hacker” hanno utilizzato le credenziali e le password del malcapitato e operando a distanza, ne sono venuti chiaramente in possesso mediante strumenti di spionaggio informatico, peraltro di altissimo livello qualitativo, tanto da far supporre che, a prescindere dalle specifiche conoscenze tecniche, i due potessero far parte di una banda di ben più vaste proporzioni. I Carabinieri di Colle Sannita, chiedendo ausilio agli altri comandi dell’Arma interessati dalla vicenda, hanno provato a rintracciare i due truffatori, ma nel loro domicilio siculo nessuno li ricorda e in ogni caso non sono più presenti.

Una segnalazione, abbastanza vecchia, li indicava come soggetti ad un controllo alla frontiera fra l’Italia e l’Austria, in una data di poco successiva a quella della truffa. A questo punto l’ipotesi più plausibile è che i due, approfittando del fatto di essere incensurati, siano arrivati in Italia per compiere una serie di truffe toccando, seppur solo per mezzo di una tastiera di un computer, il piccolo centro sannita, per poi ritornare in patria a godersi il frutto dei loro reati.