I carabinieri della Stazione di San Bartolomeo in Galdo, al termine di una articolata attività di indagine, hanno denunciato per truffa e ricettazione due molisani: un imprenditore 47enne di Guglionesi e un suo collaboratore di 43 anni, residente a Termoli.
L’imprenditore denunciato, spiegano i militari dell’Arma, aveva intrapreso contatti commerciali con una ditta di San Bartolomeo in Galdo che produce infissi di nuova generazione per abitazioni residenziali, per l’acquisto di una certa quantità di infissi in alluminio, i quali sono stati effettivamente consegnati dalla ditta fortorina l’anno scorso, in due diverse occasioni: a San Bartolomeo nella primavera dell’anno passato e successivamente a Termoli, nell’autunno successivo.
Al momento della consegna del secondo carico, prosegue la ricostruzione dei militari, era presente anche il secondo denunciato, che, qualificatosi come collaboratore dell’imprenditore termolese, aveva firmato il documento di trasporto della merce e consegnato due assegni bancari dell’importo di circa cinquemilacinquecento euro ciascuno, di fatto postdatati. La sorpresa è giunta al momento dell’incasso dei titoli, poiché la ditta di San Bartolomeo è venuta a conoscenza che entrambi gli assegni avevano una provenienza illecita.
A questo punto il titolare della predetta ditta, dopo aver provato inutilmente a rintracciare l’imprenditore denunciato, si è rivolto ai Carabinieri, i quali hanno attivato immediatamente le indagini. Si è appurato così che i due assegni facevano parte di un carnet emesso da una filiale di Isernia che risultava smarrito nel corso del 2009. Sull’accaduto era stata fatta regolare denuncia da parte del titolare. I militari dell’Arma hanno accertato inoltre, mediante visura alla Camera di Commercio di Campobasso e mediante controlli incrociati sulle utenze telefoniche in loro possesso, l’effettiva esistenza sia dell’imprenditore termolese denunciato, sia della sua impresa.
Successivamente, grazie alla collaborazione della locale Stazione Carabinieri, è stata acquisita copia del libro giornale di contabilità, da cui sono state estratte copie delle fatture relative alla transazione commerciale in oggetto, le quali erano state registrate. A questo punto, vista la ricostruzione dei fatti, per le due persone è scattata la denuncia a piede libero con le accuse di truffa, in merito all’acquisto degli infissi, di fatto non pagati, nonché per quello di ricettazione, poiché erano stati pagati con assegni provenienti da fatto illecito.