Estroso, passionale, interessante, giocherellone sono questi i primi aggettivi che ci vengono in mente per descrivere un artista poliedrico come Silvano Maria Fusco, in cattedra col suo violoncello al concerto del 23 maggio scorso presso l’Auditorium dell’Annunziata di Ravello, tenuto per la Società di Concerti. In programma la sonata di Haydn/Piatti in do, le variazioni di Paganini dal Mosè e la Tarantella di Popper nella prima parte. Nella seconda la sonata di Brahms in mi minore. Al pianoforte una precisa Enza De Stefano che ha accompagnato la performance del violoncellista, già professore stabile nell’orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli e docente di violoncello presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino. Come lui stesso simpaticamente ci suggerisce nel camerino preconcerto: “alla musica puoi dare tutto, e al tempo stesso ricevere soddisfazione, arte e passione”, in relazione alla vita di tutti i giorni, dove dai tanto ad allievi, amici e parenti e spesso non ricevi neanche un grazie. A fine dell’interessante concerto il pubblico in visibilio ha iniziato ad applaudire e richiedere bis eseguiti dal duo poi meravigliosamente. Prima il valzer sentimentale di tchaikowsky, e poi di seguito Allegro Appassionato e Cigno di Saint Saens, per concludere infine con l’esecuzione del violoncellista impegnato nel preludio della prima suite di Bach in sol maggiore per violoncello solo. Concerto entusiasmante eseguito da uno fra i migliori violoncellisti italiani attuali, già vincitore di concorsi nazionali ed internazionali, quali Premio Curci, Le Camenae d’Oro, primo premio al Concorso Euterpe di musica da camera, che in duo ha reso la serata bella, piacevole e a tratti commovente.