Eolico: il Consiglio Regionale della Campania ha approvato la legge

pubblicato da entroterra.org il giorno 23 Giugno 2011


Giugno 23, 2011

Porre un argine al proliferare incontrollato degli impianti eolici in Campania, al fine di tutelare il patrimonio naturalistico, storico e culturale del territorio regionale.

Mira a questo obiettivo la proposta di legge “Disposizioni urgenti in materia di impianti eolici”, approvata dal Consiglio regionale della Campania con 30 voti favorevoli, 8 astenuti e un voto contrario.

Distanza minima di 800 metri tra gli aerogeneratori

Proposto dal presidente della VII Commissione, Luca Colasanto (PdL), il provvedimento fissa a 800 metri la distanza minima richiesta tra gli impianti aerogeneratori, per i quali è stata concessa l’autorizzazione. “E’ una legge importante perché mette ordine nel ‘far west’ degli impianti eolici – spiega Colasanto – e che si rende necessaria, nell’ambito di una politica energetica complessiva, per avere energia eolica e, nel contempo, tutelare il patrimonio naturalistico, storico e culturale del territorio, con particolare riferimento alla aree interne”.

Norme per l’attuazione del Pear

Nella stessa seduta il Consiglio regionale ha incardinato e rinviato in Commissione la proposta di legge “Norme per l’attuazione del piano energetico ambientale regionale in Campania”, presentata dai consiglieri del Pse, Gennaro Oliviero (relatore di minoranza), Gennaro Mucciolo di AdP, Carmine Sommese e Luca Colasanto del PdL (relatore di maggioranza). “La proposta di legge è stata approvata all’unanimità in Commissione – ha detto Colasanto – e colma un vuoto ventennale nella materia della pianificazione energetica in Campania; essa movimenta migliaia di miliardi per la realizzazione delle infrastrutture per energia rinnovabile facendo in modo che essi favoriscano i Comuni, le Province ed anche i proprietari delle terre sui quali essi vengono realizzati”.

Il provvedimento definisce le linee di indirizzo della politica energetica regionale basandole sulla riduzione della dipendenza dalle fonti fossili, sulla valorizzazione delle fonti rinnovabili e sul raggiungimento dell’equilibrio del bilancio elettrico al fine di ridurre i gas serra e raggiungere l’autonomia energetica. Vengono definiti contenuti ed obiettivi del Piano Energetico Ambientale Regionale, quale strumento fondamentale per la programmazione e pianificazione della politica energetica e ambientale in un’ottica di sviluppo sostenibile.

Comuni e Province dovranno adeguare ai contenuti del Pear i propri strumenti di programmazione energetica. I Comuni, in particolare, dovranno adottare regolamenti urbanistici finalizzati alla realizzazione, su edifici sia pubblici che privati, di pannelli solari termici, per la produzione di acqua calda e per l’autoconsumo di energia elettrica. La proposta di legge, inoltre, disciplina il rilascio delle autorizzazioni da parte della Regione per l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica di potenza inferiore o uguale a 300 MW alimentati da fonti convenzionali, la produzione da fonti rinnovabili, detta una serie di limiti per la realizzazione di impianti per energia eolica, e istituisce il catasto del Sistema Energetico.