Approvazione registro tumori in Campania, vittoria solo a metà

pubblicato da Marco Sacco il giorno 24 Luglio 2012


Luglio 24, 2012

Finalmente il Registro dei tumori della Campania è legge! Sì del Consiglio regionale alla proposta di legge che istituisce in Campania il registro dei tumori. Il testo è stato approvato all’unanimità con 54 voti su 54 votanti e dopo che il presidente della commissione Sanità, Michele Schiano (Pdl), ha raggiunto un’intesa con il consigliere del Pd Nicola Caputo per il ritiro di numerosi emendamenti, alcuni dei quali sono stati recepiti nel testo. All’esterno del Consiglio regionale circa cento persone che da circa un mese hanno presidiato il consiglio regionale, in rappresentanza del Movimento Cinque Stelle e dei comitati civici che rivendicavano il varo immediato della legge.Esprimiamo quindi grande soddisfazione per il traguardo raggiunto con l’approvazione della Legge sul registro dei tumori, al quale l’Italia dei Valori ha contribuito con la presentazione di una sua proposta che è poi confluita nel testo approvato in Aula”. Così, in una nota congiunta i consiglieri regionali campani dell’Idv assurdo che in una Regione nella quale le malattie tumorali sono impennate negli ultimi vent’anni, causa i noti sversamenti tossici nei terreni e in mare, non ci fosse un apposito centro di raccolta dati.

Il provvedimento garantisce finanziamenti certi e non stornabili alle Asl per istituire un registro che metta in rete i dati sull’incidenza delle patologie tumorali e copra tutta la regione. Il registro consentirà di poter mettere in relazione eventuali impennate dei casi di cancro con l’esposizione di ipotetici fattori di rischio, come la presenza di discariche illecite o lo smaltimento di liquidi tossici. Passaggio fondamentale per poi definire politiche di prevenzione e di bonifica. Il tutto sotto il coordinamento delle Asl e dell’Istituto Tumori Pascale di Napoli. La legge, che ha ottenuto il plauso di tutte le forze politiche, è stata invece accolta con moderata soddisfazione dagli esponenti de M5S, per l’esclusione dell’emendamento che prevedeva la presenza gratuita nell’organismo, come uditori, dei ‘medici dell’ambiente’. Il Presidente Nazionale dell’Ordine dei Medici nei mesi scorsi ha pubblicamente affermato che non si può essere Primari in Italia senza essere lottizzati politicamente. La Regione Campania, eliminando i Medici dell’Ambiente (Isde), promotori ed estensori della prima bozza della legge, persino come uditori gratuiti, ha ribadito che non solo non si può essere Primari, ma nemmeno uditori gratuiti senza il consenso dei partiti. Sembra evidente la paura di perdere il controllo totale dei dati, di chi li produce e di chi li deve diffondere. Tuttavia il movimento Cinque Stelle ed i comitati civici che hanno condotto la battaglia per il registro, dovranno ora più che mai, vigilare affinché la legge venga attuata, anche perché la stessa pecca di trasparenza. Nonostante le rassicurazioni di tutti i partiti, la presenza tecnica, indipendente e gratuita dell’Isde è stata azzerata dalla politica, terrorizzata dal registrare la presenza ai lavori di tecnici non nominati dalla politica.