Spesso gli stessi campani non conoscono angoli meravigliosi del nostro territorio, per la verità poco propagandati, e così dobbiamo ringraziare amici che amano scoprire posti nuovi i quali ci guidano alla scoperta dei tesori nascosti di questa “vituperata” terra, ogni giorno posta sotto i riflettori da Tg e giornali solo per aspetti negativi e cattive notizie.
Siamo grati quindi a Toli e Amalia per aver organizzato un weekend a Ischia durante il quale abbiamo visitato i meravigliosi “Giardini Ravino”.
Come si legge nei dépliant gentilmente forniti dall’organizzazione e sui siti on line, i suddetti giardini furono aperti al pubblico nel 2006. Essi nascono dalla passione naturalistica del capitano di marina Giuseppe D’Ambra il quale ritornava a Forio dai suoi lunghi viaggi intorno al mondo con borse piene di talee e semi di piante rare.
Il clima mite e la fertilità del suolo dell’isola d’Ischia, nonché l’esposizione sul versante occidentale della residenza hanno favorito l’attecchimento di flora esotica, una collezione unica per varietà e dimensione degli esemplari, un patrimonio enorme che la famiglia D’Ambra ha voluto rendere fruibile a tutti.
I fratelli Christoph e Luca D’Ambra, sotto la supervisione del padre, hanno creato un parco botanico tropical-mediterraneo, un’incantevole oasi verde che include giganteschi e alti cactus colonnari, alcuni dei quali centenari. Ispirati al concetto di biodiversità i giardini includono 5000 esemplari ,in prevalenza cactacee e succulente e circa 200 cicadee, palme e musacee.
Alla collezione originaria di succulente sono state affiancate altre piante esotiche: palme, cicadee, zamie, musacee, un’ampia rappresentanza di flora tipicamente mediterranea (comprese le spontanee autoctone, le aromatiche e le officinali, decine di alberi di agrumi e altri alberi da frutto), fioriture ornamentali, piante acquatiche, bonsai, un esemplare di wollemia nobilis, conifera dell’era giurassica che si credeva estinta e riscoperta in Australia nel 1994. Molte di queste piante sono inserite nella lista ufficiale della Comunità Internazionale per la tutela Ambientale e della Ricchezza delle Specie (Act. 1999) e nella lista delle Specie minacciate da preservare (Act. 1995).
La visita si snoda attraverso sentieri privi di barriere architettoniche, tra aiuole delimitate da “parracine”, i tradizionali muretti realizzati con il tipico tufo verde locale, tra bellissime fioriere, pavoni che si offrono alla vista dei visitatori con le loro stupende piume multicolori, panorami mozzafiato.
I Giardini Ravino, inoltre, includono anche una struttura ricreativa: davanti alla terrazza dei grusoni c’è un lounge-bar, dove fare colazione, prendere un aperitivo o consumare un pasto, accompagnati nelle serate estive, da musica live lirica e acustica ed esibizioni di folklore locale.
I Giardini sono molto richiesti anche come sede per feste private, eventi, proiezioni, concerti, rappresentazioni teatrali, mostre, presentazioni di libri, conferenze e perfino incontri istituzionali. Interessante sapere che essi si trovano in prossimità di un residence, dotato di due piscine, sauna e un piccolo reparto benessere.
E’ possibile effettuare visite guidate a tema: una generica, che illustra la storia del giardino e mostra gli esemplari botanici di maggiore interesse; una dedicata alla biodiversità delle piante succulente; una mirata alle piante della flora mediterranea, con il patrimonio di miti e leggende consegnato dall’antichità classica; una diretta alle piante officinali e ai loro usi terapeutici in erboristeria, omeopatia, aromaterapia e floriterapia di Bach. |